Gli antichi giapponesi, sicuramente influenzati dalle loro credenze religiose, nonché dal loro particolarissimo rapporto con la morte, usavano trasferire in molti oggetti di uso quotidiano dei simboli che facessero riferimento al concetto di “lunga vita”: la tartaruga (kikko, in giapponese) è uno di questi.
Ma dato che nel medioevo giapponese l’attività principale, nei ceti più elevati, era … la guerra (!) il simbolo dell’esagono – rappresentante la tartaruga – era presente soprattutto nelle finiture di armi ed armature.
Purtroppo tali finiture (in particolare gli odoshi per le armature e i sageo per le spade) essendo realizzati in seta, non hanno “sopportato” molto bene lo scorrere del tempo e quindi ce le sono arrivate pochissime integre fino a noi.
Ad esempio, quello illustrato nella foto qui sotto rappresenta un sageo (la corda piatta che serviva a legare la spada alla cintura) realizzato fin dal periodo Heian (784-1184 A.D.)
Inutile dire che per me è stata una enorme soddisfazione personale, dopo oltre 1 anno di ricerche e di tentativi) essere riuscito e riprodurne uno, secondo uno dei “pattern” (modello di intreccio) dell’epoca.
E’ realizzato mediante il telaio “takadai” (vedi nel sito) con 52 tama (bobine di filo), ognuna delle quali può avere dai 5 ai 30 fili di seta per costituire il filo principale.
Ho provato la sensazione di ricostruire un pezzetto di storia giapponese.