Una tsuba, periodo EDO, un po’ povera, ma con una interessante incisione del mitico shishi (cane leone), derivante dalla cultura cinese ed adottato anche in Giappone come protettore. Tipicamente si trovava, a coppie (uno con la bocca aperta e uno con la bocca chiusa) a protezione dell’ingresso dei templi. L’incisione è ricorrente nelle guardie (tsuba) e nelle decorazioni (menuki) delle impugnature delle katane.
Archivi categoria: Pillole d’oriente
Meditazioni Monogotari
Fantastico! Dopo Oltre 35 anni l’ho ritrovato ri-pubblicato!!
Belissimo. Anche se adesso – anziché Aikido – potrei fare Sumo (con i miei 110 Kg), lo spirito c’é sempre!
Non posso non “leggervi” una meditazione:
“Colui che è saggio, non ha servi,
egli è il proprio servo.
Non ha padroni,
egli è il proprio padrone.
Colui che è saggio, non ha casa,
ovunque è la sua casa.
Non ha famiglia,
tutti sono la sua famiglia.
Colui che è saggio dorme come un bambino,
nei suoi occhi è la luce umida della bontà”.
Mo’ mi faccio il sigillo!
Al termine di un corso di Shodo (l’arte della calligrafia giapponese) mi hanno proposto di realizzare il mio sigillo, scegliendo un kanji (ideogramma) che mi rappresentasse in qualche modo … mumble mumble … e allora ho scelto “FIORE”, scritto però nell’antico (quasi primordiale) stile “Tensho”, probabilmente il primo importato in Giappone dalla Cina e, comunque, antichissimo per la Cina stessa (dinastia Quin, 221 a.c.).
Sembra la scrittura degli alieni di Roswell! Chissà …
Tra le varie modalità ho scelto quello che rappresenta esplicitamente i calici dei fiori, le radici, il terreno ecc.
Perché il fiore mi rappresenta?
Vedi su https://www.facebook.com/hana.no.togi/
A cosa serve il sigillo? In Cina ed in Giappone rappresenta, anche ufficialmente, la firma di una persona ed è usabile anche in documenti con valore legale.
La pietra che ho inciso è la steatite (o pietra saponaria), da sempre usata per questo scopo.
Ciao