L’arte dell’intreccio di fili (in Giappone: “Kumihimo”) nasce, quasi sicuramente nella preistoria, per assolvere a problemi “pratici” (creare funi, corde, lacci e, con tecniche simili, fettucce e altre decorazioni). E presente in moltissime culture, praticamente in tutti i continenti, a tutte le latitudini. Ma in nessun luogo, come nell’antico Giappone, questa tecnica assume anche risvolti di tipo culturale e religioso, oltreché applicazioni di grande valore per una casta che, di fatto, ha governato il Giappone per oltre 1000 anni: i Samurai. Le varie tipologie di intreccio, infatti, furono anche impiegate inizialmente nelle cerimonie buddiste e, successivamente, in quelle di cultura Zen, e avevano dei precisi significati simbolici. In Giappone, però, il Kumihimo ha assunto anche un ruolo primario per il suo utilizzo fondamentale nelle armi, armature ed accessori di vestiario della classe guerriera. Nel libro verrà introdotta la storia, gli strumenti e le tecniche di questa nobile arte.
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